Le Rocche del Roero

Questo, più che un libro, è un concerto di emozioni:una finestra sull’ambiente, su un tesoro verde che è untuffo nella storia.È la sinistra del Tanaro e nel centro ha le “Rocche”,risultato di un fenomeno rarissimo che regala le illusioni magiche delle montagne rocciose d’Italia. Per scoprire i segreti e i misteri di questa terra avara ed unica, occorre stare fermi, per ore, (come ha fatto Carlo Avataneo) su uncostale per catturare i lineamenti di un volto, i tratti d’un profilo, sembianze umane e di masche, alberelli aggrappati al tufo, vigne scavate tra un piccolo dirupo e gli arbusti.

Il Roero è spettacolo e quello delle Rocche è il più originale. Certo, non è una delle meraviglie del mondo, però è una terra straordinaria che non è così facile da trovare altrove. Il Roero è un “dono della natura” che gli scatti dei fotografi e le “liaison” di poeti e scrittori cercano, di volta in volta, di cogliere, descrivere, imprigionare. Ma il Roero è un insieme di valli, colline, nebbie, pendii che, in lontananza, hanno il Monviso; è terra di alberi, anche secolari, che dalle radici guardano al cielo; è terra di lavoro, di covoni di grano, di serre di fragole, di granoturco dalle otto file; è terra di tinche, di mucche, di pecore; è terra di osterie, di tradizioni, di pallone elastico; è terra di feste: tante, belle, calde come “piantè magg e cantè j’euv”; è terra di vigne, di vendemmie, di allegria. Ieri, oggi, domani si possono incastonare in racconti di rara finezza e di sfumature da leggere con delicatezza. Il Roero è la normalità di un orgoglio fiero, gentile, discreto che è stato negli anni, ora più che mai, un diapason di idee, slanci, entusiasmi, genialità che lo fanno rivivere come è; il Roero è così: terra dura e selvaggia, dolce ed incantata, unica, tenera, forte come i giorni e le notti che se ne vanno. Sì, è un’alba della natura! A questo si aggiungono diverse chiavi di lettura delle “rocche”: una scientifica, l’altra storica, una paesaggistica con la lettura dei sentieri ed un’altra letteraria. Insomma un piccolo, breve, semplice ma completo volo sulle “rocche”: con semplicità e rigore scientifico.

Bellissime foto “che parlano”, ma anche una “passeggiata nella storia, i tragitti dei sentieri più importanti, il bosco e le sue piante, le colline e i loro frutti, insomma il libro è una “ful immersion” che coglie in pieno gli incantesimi di un angolo magico  del Piemonte. E’ fatto con rigore scientifico, storico, paesaggistico e.. un pizzico di poesia.

Gian Mario Ricciardi